Diabete e celiachia: origine e correlazioni

Le malattie autoimmuni sono delle patologie in cui l’organismo produce degli autoanticorpi contro determinati tessuti e organi, in pratica va a colpire “se stesso”. Tra le malattie autoimmuni organo-specifiche troviamo la celiachia, legata all’impossibilità di tollerare il glutine, e il diabete mellito di tipo 1, patologia che insorge quando l’organismo non riesce a produrre insulina, ormone necessario per regolare i livelli di glucosio nel sangue.

Da tempo è nota l’associazione tra celiachia e diabete mellito di tipo 1, sia nella popolazione adulta che in individui di età pediatrica. Nel 1951 Thompson fu il primo a rilevare tra i familiari di una casistica di celiaci una certa percentuale di pazienti anche diabetici e studi successivi ne hanno avvalorato l’idea, con stime (variabili in base alle aree geografiche in esame) che variavano dall’1 al 16.4-20% nella popolazione diabetica sia pediatrica che adulta. Ricerche compiute su su popolazioni differenti, cercando di valutare l’associazione tra morbo celiaco e diabete mellito di tipo 1 , hanno visto emergere una grande prevalenza della celiachia e una maggior predisposizione a svilupparla in pazienti con diabete ad esordio precoce ma è vero anche il contrario, ovvero pazienti celiaci che potenzialmente possono diventare diabetici (se non trattati in tempo).

Dalla ricerca è emerso che molto probabilmente queste due malattie condividano un’origine genetica comune, in quanto il substrato molecolare è dato dagli stessi antigeni leucocitari (DR3/DR4, DQ2 e DQ8) e potrebbe essere influenzata da fattori ambientali. Celiaci non diagnosticati e che quindi assumono regolarmente glutine con l’alimentazione hanno un rischio maggiore di sviluppare il diabete mellito di tipo 1, con una stima del 25% dopo 30 anni di dieta glutinata, rischio che invece si azzera in caso di celiaci diagnosticati precocemente e che si alimentano con cibi privi di glutine. Un’alimentazione senza glutine, dunque, può prevenire l’insorgere del diabete mellito di tipo 1: studi clinici hanno messo in luce che gli anticorpi anti-pancreas, se presenti nel torrente sanguigno di celiaci, scompaiono a seguito di un regime alimentare senza glutine. Il glutine quindi sarebbe in grado di stimolare inizialmente una risposta immunitaria contro le cellule del pancreas e favorire poi l’insorgenza del diabete.

Da quando l’analisi sierologica è diventata parte della routine clinica, molti casi di morbo celiaco vengono diagnosticati ad un anno dal riscontro del diabete mellito insulino-dipendente anche se spesso la presenza degli anticorpi per la malattia celiaca viene riscontrata in un secondo momento. Il protocollo clinico infatti prevederebbe che i pazienti che hanno sviluppato diabete mellito ogni anno vengano sottoposti allo screening per la celiachia: la dieta senza glutine avrebbe, infatti, un effetto positivo sul diabete per quanto riguarda il controllo metabolico e l’assunzione di insulina (la quale diminuirebbe) nonchè un effetto protettivo da possibili anemia e osteoporosi.

 

Bibliografia
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