Un tuffo dove il cielo è più blu. E’ stata la mia prima impressione appena arrivata a Vicobarone, frazione di Ziano Piacentino e ad un passo dall’Oltrepo pavese. Ormai ero un po’ disabituata ai panorami collinari delle valli piacentine, dove il verde e le sue sfumature ordinate e incastonate come pietre preziose nei gioielli disegna una perfetta linea di demarcazione con l’azzurro del cielo. D’estate poi dà il suo meglio e con occhio ben attento puoi intravedere i timidi colori dei grappoli d’uva che maturano e si addolciscono sotto i raggi del sole.
Vigbaron, come dicesi in dialetto, si presenta arroccata sul fianco della collina della Val Tidone e le sue strade sono state percorse da Celti, Liguri ed Etruschi ma furono i Romani a “battezzarla” col nome con cui è oggi conosciuta, Vicus Varroni (forse denominato in onore di Varrone, ma di questa cosa non si è certi). I primi documenti in cui si attesta la sua esistenza geografica risalgono comunque all’833 in piena epoca longobarda, nota come Vici Baruni e all’interno dei possedimenti del Monastero di San Colombano di Bobbio fino al 1345, quando la sua reggenza passa ai Malvicini Fontana. Gli abitanti hanno nel tempo visto arrivare anche i Visconti e gli Sforza, i quali elessero i Malvicini Fontana quali Marchesi del feudo di Vicobarone, che comunque persero nel XVIII a causa di una mancata discendenza diretta maschile e passò agli Sforza Fogliani prima e ai Serafini dopo fino ai primi anni dell’800. Con la caduta di Napoleone Bonaparte, Vicobarone entra a far parte del Ducato di Parma e Piacenza e diventa posto di dogana tra il Ducato stesso e il Regno di Sardegna (l’Oltrepo pavese al tempo apparteneva al Piemonte).
Attualmente Vicobarone, insieme ad altre 34 città dell’Emilia Romagna, fa parte dell’Associazione Nazionale Città del Vino e ad oggi 2/3 del territorio sono a vocazione vitivinicola, grazie alla presenza di 250 aziende impegnate nel settore… tra cui Podere Casale, che ha una bella storia da raccontare grazie alla voce narrante di Nicolas Rigamonti, il proprietario che mi ha aperto le porte del suo moderno “feudo”.
Podere Casale si è sviluppato a partire dagli anni ’90 del secolo scorso quando il padre di Nicolas, Angelo Rigamonti, acquistò un’azienda agricola che si stende sul declivio settentrionale del colle su cui sorge l’abitato di Vicobarone rinnovandone, quasi completamente l’impianto. Angelo comunque non ha un passato da viticoltore… si occupa di bruciatori, caldaie e condizionatori e lavora a Milano ma ha un cuore bucolico e dopo anni questo imprenditore decide di cambiare vita (coinvolgendo anche la moglie Daniela) e decide di investire una parte del suo capitale per creare un’azienda in cui si producesse vino di qualità. La sua idea si concretizza con l’acquisto dei terreni che comprendeva anche la torre duecentesca appartenuta ai feudatari Malvicini-Fontana (facente parte delle opere di difesa della località) e di alcuni edifici fra i quali quello destinato agli ospiti completamente ristrutturato nello stile tradizionale delle cascine dell’Alta Lombardia. Il suo primo pensiero è stato il recupero dell’Ortrugo, uno dei vini locali che stava scomparendo dalla scena delle produzioni emiliane e decide di seguire la produzione di tutte le varietà che ancora oggi sono il punto forte dell’azienda.
L’eredità materiale e intellettuale che ha lasciato Angelo Rigamonti può essere riassunta in questo pensiero raccolto qualche anno fa in un’intervista: “Un aspetto curioso è che mentre nell’azienda industriale mi occupo della parte commerciale, nel vino mi piace seguire la produzione. Certo, la mia mentalità imprenditoriale-commerciale mi ha favorito nelle scelte anche di questa nuova attività. Anche qui bisogna fare ragionamenti razionali e matematici: non bisogna lasciare niente al caso. Il mio pallino è la qualità totale, nel senso che la qualità va perseguita a tutti i livelli attraverso lo studio e l’applicazione pratica di certi concetti. Personalmente ho appena cominciato questa splendida avventura, ma spero presto di arrivare al traguardo che mi sono prefisso.” Oggi è Nicolas a portare avanti questa filosofia e affiancandosi ad esperti del settore, continua a produrre i suoi vini perseguendo la qualità come viene intesa oggi, rinnovando i vitigni quando opportuno per esempio.
La produzione attualmente comprende principalmente i vini DOC Barbera, Bonarda, Malvasia e Ortrugo che sono quelli più caratteristici e apprezzati di questo territorio. La tradizione nella vinificazione è adiuvata da una moderna attrezzatura che si trova nella cantina “con vista” sui vigneti dell’azienda, la quale è termoregolarizzata consentendo di avere una temperatura controllata in tutte le fasi della produzione. Viene seguito un protocollo ben preciso sia per quanto riguarda l’invecchiamento e l’affinamento in botte che per la coltura dei vigneti (allevamento come viene detto in gergo) e la raccolta dell’uva, ancora oggi fatta a mano.
Ma Podere Casale non è solo una signora azienda vitivinicola. Il sito web infatti si presenta come agriturismo “con piscina”, in quanto il casale ha adibito una parte dell’edificio all’accoglienza turistica, predisponendo un numero limitato di alloggi dove poter soggiornare per brevi o lunghi periodi lontano dal caos delle città e dallo stress della vita quotidiana.
Anche la piscina è allocata in un avvallamento del terreno, ad una leggera distanza dagli appartamenti, circondata da un giardino curatissimo e da un panorama mozzafiato, garantendo ancora una volta la tranquillità cercata dall’ospite. Chi alloggia al Podere ha anche l’occasione di provare i vini prodotti in occasioni di degustazione dedicate.
Per il pranzo e la cena, il Podere si affida alle sapienti mani dei cuochi della vicina Antica Trattoria del Tempio, mentre la colazione è servita in agriturismo con le leccornie dolciarie preparate dalla signora Daniela, la quale personalmente cura anche il giardino che si nota all’entrata del Podere.
Una volta uscita dal cancello di Podere Casale, ho avuto la netta sensazione di sentirmi in qualche modo rigenerata. Seduta a bordo piscina i pensieri andavano più lentamente, viaggiando su prospettive diverse e quelli negativi come per incanto svanivano. Mentre tornavo a casa mi mancava quel silenzio bucolico, che avrei interrotto soltanto con un assolo di violino (a saperlo suonare)… e sentivo anche la nostalgia della cordiale compagnia delle persone che, con dedizione e umiltà, si mettono a disposizione dei propri ospiti.
Ho diversi motivi per tornare lì, per fare un tuffo dove il cielo è più blu!
Azienda Agricola PODERE CASALE s.a.s
Via Creta – 29010 VICOBARONE ZIANO PIACENTINO (PIACENZA)
Tel. 0523.868302
Fax 0523.840114