La torta di pane è una delle ricette di riciclo per eccellenza. È un dolce che nasce nelle cucine delle famiglie numerose, quando si aveva del pane raffermo da utilizzare in qualche modo perché si considerava peccato buttare del cibo che in fondo era ancora buono da mangiare, anche se meno gustoso. Il pane veniva preparato ogni 2-3 settimane e in grande quantità, quindi più spesso che volentieri ne avanzava. In tempo di guerra il pane raffermo era una grande risorsa: bagnato nel brodo diventava una zuppa corroborante, bagnato col latte e cotto in forno diventava una torta.
La torta di pane è una ricetta che si trova nei ricettari sia della Lombardia che del Canton Ticino ed è soprattutto nella Svizzera Italiana che diventa una delle torte della propria tradizione gastronomica. Ne esistono diverse varianti e la ricetta seguita è la versione che si prepara in Malcantone, regione che si trova nelle vicinanze di Lugano e molto apprezzata a livello turistico.
Ingredienti per una teglia da 20-22 cm di diametro:
- 250 g di pane bianco raffermo
- 500 mL di latte intero + altro se necessario
- 100 g di zucchero
- 100 g di amaretti
- 100 g di uvetta sultanina
- 100 g di cedro candito
- il succo di 1 limone biologico
- 50 g di pinoli
- 20 mL di liquore (grappa o maraschino)
- 30 g di cacao amaro in polvere
Preparazione:
- Tagliare il pane raffermo a bocconcini e trasferirlo in una ciotola capiente insieme all’uvetta sultanina e agli amaretti sbriciolati, mescolando con le mani velocemente.
- Si può versare direttamente il latte e farlo assorbire con i suoi tempi; se si ha meno tempo, allora far bollire il latte e versarlo caldo nella ciotola e lasciar assorbire per 10 minuti.
- Unire il resto degli ingredienti uno alla volta a parte i pinoli, mescolando bene e se necessario aggiungere poco latte per non avere un composto troppo asciutto.
- Ungere la teglia con burro oppure olio, versare il composto e livellarlo bene, spargere su tutta la superficie i pinoli e cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 40-45 minuti.
- Lasciar raffeddare completamente prima di sformarla e gustarla.
Da abbinare a un bicchierino di grappa ticinese.