Ceci in zimino

Ceci in zimino, un’antica ricetta della cucina povera ligure che viene in genere preparata durante la vigilia di Natale ma va benissimo anche per il prossimo Venerdì Santo, giornata di magro per i credenti.

Quella dei ceci è stata una delle prime colture domestiche da forme selvatiche del genere Cicer (forse il Cicer reticulatum). Le specie selvatiche, molto probabilmente, provengono dalla Turchia nei dintorni di Haciclar, dove in scavi archeologici furono trovate alcune forme di ceci risalenti a 5000 anni prima di Cristo. Ulteriori testimonianze archeologiche della loro coltivazione risalirebbero all’età del bronzo nella zona che oggi corrisponderebbe all’Iraq. Successivamente troviamo la presenza di questo legume nell’antico Egitto – coltivato nella valle del Nilo tra il 1580 e il 1100 a.C., nell’Ellade e durante l’Impero Romano.

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Il nome di questi legumi deriva dal greco antico kikus che significa forza, potenza e non è di certo un caso, essendo tali legumi molto nutrienti. Le legioni romane durante le varie campagne militari portavano con sè cereali e legumi, tra cui i ceci, essiccati sui carri, il che permetteva una lunga conservazione ed anche un alto valore nutritivo; ricordiamo che il cece è ricco in proteine, fibre, minerali (in particolare potassio, calcio, fosforo e magnesio) e vitamine (gruppo B soprattutto). Spesso veniva triturato in modo che potesse avere quasi lo stesso tempo di cottura del cereale ed essere aggiunto nelle zuppe per creare pasti caldi e corroboranti.

Sempre nel periodo dell’antica Roma, i ceci avevano anche utilizzi “non convenzionali”. Questi legumi, infatti, erano importanti nel settore della marineria: sui velieri per esempio, il cui fasciame esterno era fissato alle ordinate con dei chiodi, col tempo e con le sollecitazioni allo scafo dovuto al moto ondoso del mare le testine dei chiodi saltavano e rimaneva quindi un foro che permetteva all’acqua di entare. La soluzione a questo problema era inserire in questi fori i ceci che, una volta intrisi di acqua, si gonfiavano permeabilizzandoli.

Attualmente, in Italia la coltivazione non è molto diffusa a causa delle basse rese e della scarsa richiesta; viene consumato principalmente in Liguria e in Toscana, dove piatti tipici a base di ceci sono la farinata e la panissa, mentre nelle regioni centrali e meridionali i ceci li troviamo nelle minestre brodose o asciutte, spesso con della pasta.

Rimanendo in Liguria , un modo molto semplice di cucinare i ceci è sicuramente lo “zimino”, termine che deriva dall’arabo “samīn” (grasso, burroso) riferendosi alla consistenza finale della zuppa abbastanza densa, cotti insieme a erbette di stagione (bietole, spinaci) che troviamo nella tradizione genovese come piatto di magro durante la vigilia di Natale insieme alla variante più conosciuta con le seppie (ricetta quest’ultima che unisce ingredienti di terra e di mare e affonda le proprie radici in un passato marinaro e coloniale).

La ricetta proposta, che utilizza i Ceci Toscani Del Colle “Linea Toscana” – una selezione delle migliori produzioni Toscane da filiera corta, è stata rivisitata tenendo conto del sapore particolarmente dolce di questi ceci portatndo alla sostituzione del pomodoro classico rosso con una salsa di pomodoro datterino giallo di Sicilia che conferisce al piatto finito la cremosità e l’equilibrio di sapori che ci aspetteremmo da una cottura in zimino.

Ingredienti per 4 persone:

  • 300 g di Ceci Toscani Del Colle – Linea Toscana
  • 400 g di bietole (o spinaci) freschi
  • 1 porro medio (la sola parte bianca)
  • 400 g di salsa di pomodoro datterino giallo di Sicilia
  • olio extravergine di oliva q.b.
  • sale integrale fino q.b. (se la salsa non ha già del sale tra gli ingredienti)

Procedimento:

  1. Circa 12 ore prima mettere in ammollo i ceci con 1/2 cucchiaino di bicarbonato. Successivamente lavarli e trasferirli in una pentola con abbondante acqua e cuocerli per circa 90 minuti. Scolare e tenere da parte.
  2. Lavare e affettare sottilmente il porro, trasferire in una padella capiente e lasciar appassire con poca acqua e un cucchiaino di olio, a fuoco dolce.
  3. Aggiungere la salsa di pomodoro datterino e lasciare che si insaporisca, sempre a fuoco dolce.
  4. Nel frattempo lavare le erbette e tagliarle a chiffonade (a striscioline), aggiungerle alla padella insieme alla salsa e lasciare che appassiscano (se serve aggiungere poca acqua).
  5. Sucessivamente aggiungere i ceci e lasciare insaporire il tutto per circa 10 minuti, regolando di sale se necessario.
  6. Servire il piatto appena pronto o tiepido abbinando con un Rossese di Dolceacqua DOC.

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