Potage Parmentier… pour les intolérants!

Stamane ho avuto modo di leggere la ricetta del Potage Parmentier su Giallo Zafferano e analizzando gli ingredienti (che casualmente avevo tutti), c’era la panna fresca vaccina che purtroppo non avrei potuto utilizzare ma… la mia dispensa trabocca di panna di soia e quindi posso proporre la mia versione del Potage Parmentier adatta a chi, come me, è intollerante al lattosio! Il risultato è stato decisamente sorprendente… non potevo di certo perdermi un piatto del genere che con la variazione che ho effettuato risulta essere anche più leggero, comunque sempre saporito.

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Il protocollo:

  • 4 patate medie (io ho usato quelle di montagna);
  • 1 porro;
  • 70 mL di panna di soia;
  • brodo vegetale (fatto con acqua e dado vegetale autoprodotto);
  • olio evo;
  • sale e pepe bianco q.b.;
  • prezzemolo secco per guarnire.

La procedura:

  1. Tenere in caldo il brodo vegetale.
  2. Affettare a rondelle sottili il porro, trasferirlo in una pentola e lasciarlo appassire per un paio di minuti con 3 cucchiai di olio evo; aggiungere 1 cucchiaio di brodo vegetale e lasciar cuocere per altri 5-6 min.
  3. Nel frattempo lavare e sbucciare le patate, tagliarle a tocchetti grossolani e unirli al porro, aggiungere il brodo fino a coprire le patate e lasciar cuocere finchè queste non si ammorbidiscono.
  4. Spegnere il fuoco e frullare direttamente nella pentola col mini-pimer finchè non assume una consistenza cremosa.
  5. Riaccendere il fuoco e aggiungere la panna di soia, mescolare e aggiustare di sale e pepe bianco.
  6. Impiattare e decorare col prezzemolo essiccato.
  7. Servire non troppo calda.

 

0 pensieri su “Potage Parmentier… pour les intolérants!

      1. Neanche a me! 😉 Dato che penso di postare la ricetta, poi ti mando il link, era buonissima ed è piaciuta anceh a mio figlio quindi la rifarò!

        1. sono contenta!!! ho dato un occhio al tuo blog, me lo ricordavo già ai tempi in cui ero su blogspot ed è sempre più bello, complimenti! anch’io ho adocchiato qualcosa di tuo da reinterpretare in chiave “intollerante”… Ciao 🙂

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