Nonostante le mie origini meridionali e vicine al mare, non ho una grandissima propensione al pesce… sono pochi anni che ho iniziato a consumarlo a tavola e da quando curo personalmente il mio regime alimentare cerco di sfruttarne al massimo i suoi benefici in quelle poche specie che utilizzo in cucina… non datemi una zuppa di pesce o spaghetti allo scoglio oppure seppie e piselli, non li amo affatto. Cucino poche cose, semplici e dal risultato appetitoso.
Da quando vivo da sola ho scoperto il pollak d’Alaska, pesce che vive lungo le coste del Pacifico del Nord e tra il Giappone e il Golfo dell’Alaska; la cosa che mi interessa anche è che è certificato con il marchio MSC (MARINE STEWARDSHIP COUNCIL), a tutela della pesca sostenibile. Ha una carne morbida, bianca, magra, molto tenera e gustosa, versatile perchè si presta bene per la cottura arrosto, al forno o per la frittura. Personalmente amo cucinarlo alla mediterranea per esaltare profumi e sapori sia del pesce che degli altri pochissimi ingredenti che utilizzo.
Il protocollo (per 1 persona):
- 2 porzioni di pollak d’Alaska surgelato;
- pomodori datterino;
- misto erbe aromatiche (timo, maggiorana, dragoncello, origano);
- aglio granulare;
- olio di soia;
- sale integrale q.b.;
- acqua q.b.
La procedura:
- Sbollentare il pesce in una padella con acqua che poi va eliminata.
- Nel frattempo preparare il condimento mescolando in una ciotola i pomodori datterino tagliati a pezzetti con le erbe, l’aglio e l’olio di soia, lasciando macerare il tempo che il pesce viene sbollentato.
- Una volta eliminata l’acqua, unire al pollak il condimento preparato e un po’ di sale integrale e finire la cottura, aggiungendo un pochino d’acqua in modo che si formi il brodetto.
- Servire dopo averlo fatto riposare almeno 10 minuti e buon appetito!